mercoledì 10 aprile 2013

GAZA STRIP .......... ED IO


A Gaza Strip ogni cosa è difficile e ogni cosa , anche il sentimento ,è deformato, sia in peggio che in meglio. Io ho tentato più volte di interagire con alcuni Gazawi che il caso ha messo sul mio percorso sempre e solo attraverso internet, perlopiù ragazzi , perchè sono loro che hanno più possibilità di conoscere l'inglese (non tutti naturalmente), studiandolo e sono loro che sentono l'esigenza di aprire l'unica finestra possibile su un mondo negato e sconosciuto, attraverso questo mezzo informatico chiamato computer . Naturalmente, immettendomi, direi meglio immergendomi, mente e cuore, dentro quel maledetto recinto mi è successo spesso di instaurare rapporti interpersonali di natura affettiva, più o meno importanti . Alcuni di essi hanno raggiunto le vette più alte della mia carica affettiva, paragonabile solo al rapporto madre-figlio. Oggi riflettendo , mi rendo conto di avere sbagliato tutto o quasi......Io sono una madre occidentale, con una cultura occidentale, ma se anche questo può rappresentare un ostacolo iniziale, superabile con l'amore, il vero grande ostacolo è però un'altro....insormontabile, si chiama : MURO. Non può esistere un rapporto o un sentimento parallelo fra persone che vivono realtà troppo differenti che devono fare percorsi esistenziali troppo tortuosi per far si che almeno le menti e i cuori possano raggiungersi....quando da una parte c'è il desiderio e il bisogno di toccare la libertà con mano e dall'altra la volontà di fare il possibile sentendosi impotenti.........cercare la formula magica per trasformare in ali un sogno.......Quanta amarezza, quanta tristezza....almeno quanto la speranza che è tenuta in vita dalla disperazione...UNA SPERANZA SENZA ALTERNATIVE..
Io non amo definirmi attivista per il semplice motivo che non lo sono. Non penso che sostenere la causa palestinese battendo su una tastiera meriti questo appellativo.Non sono ancora stata a Gaza e non so se mai andrò. Visitare quella prigione , per 10 giorni non mi farebbe sentire "attivista", anche se ritengo sia utilissimo entrare e uscire da quell'inferno anche da visitatori, perchè comunque questo è un chiaro messaggio di protesta contro l'embargo e le vergognose condizioni che Israele impone al popolo palestinese. Vittorio Arrigoni era attivista, Rosa Schiano è attivista Rachel Corry e ......lo eranoQuei ragazzi che giorno per giorno manifestano la propria rabbia lanciando sassi contro l'ingiustizia sono attivisti,

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