sabato 17 novembre 2012

Il mio cuore batte a Gaza!

Sto qui, incollata dietro a questo monitor da 5 giorni....5 secoli, perchè ogni istante ha il ritmo infinito dell'attesa immersa  che odora di dolore. Ancora una volta la mia Gaza è sotto assedio e con lei anche la mia libertà è sotto assedio. Ho chiesto ad un ragazzo che vive fin dalla nascita a Gaza cosa fosse per lui la "normalità" e come la immagina. Mi sono resa conto dalle sue parole che quando riesce a sognarla attraverso l'istinto la identifica nella libertà, ma il vero concetto di cosa sia la  "normalità" lui non ce l'ha. E come dargli torto? Ma noi "liberi" potremo mai immaginare cosa significa vivere una vita sotto assedio? Svegliarsi al mattino...alzare gli occhi al cielo e vedere droni, che offuscano il cielo......sentire l'odore acre della distruzione tutt'intorno....essere consapevoli che non c'è un solo angolo "sicuro" un solo istante " sereno" , un solo sentimento veramente libero, perchè anche quelli sotto assedio perdono la loro spontaneità. Sognare di uscire da quell'incubo col presagio di un mondo perfetto, anch'esso deformato dal desiderio di libertà.
Non è concepibile che un cosiddetto "Stato democratico"  saccheggi, violenti , massacri un popolo che ha come unica arma la "Resistenza"! Io ho provato ad allontanare da me il calice amaro....mi sono sforzata di farlo, ma per me è impossibile! Gaza è sotto assedio .....mi giungono le immagini di sangue e di distruzione, mi giunge l'odore della morte , il rumore delle deflagrazioni, le urla di disperazione, la concitazione che segue la distruzione, il vuoto immenso di chi perde tutto nel tempo di un boato e di un lampo! Il mio cuore non batte più nel mio petto. Il mio cuore respira quell'odore acre di odio razziale, sente il peso dell'impotenza, sente un profondo amore e un infinito rispetto per un popolo orgoglioso che a volte si spezza, ma mai si piegherà! Il mio cuore batte a GAZA!

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